“La gentilezza fa nascere gentilezza” – Sofocle.
Il 13 novembre sarà celebrata in 27 Nazioni la giornata mondiale della gentilezza, tra cui anche l’Italia. Istituita dal World Kindness Movement, una organizzazione nata nel 1997 durante una conferenza a Tokyo dove il Giappone ha riunito per la prima volta organizzazioni di gentilezza di tutto il mondo, questa ricorrenza ricorda a tutti l’importanza di essere gentili verso il prossimo, verso noi stessi e verso l’ambiente.
Ma è davvero necessario che sia una ricorrenza a doverci ricordare di essere gentili?
Evidentemente e purtroppo è così: in questi ultimi decenni abbiamo assistito ad un processo di inaridimento dell’animo e molte persone sono arrivate persino a scambiare l’aggressività per coraggio ed audacia, portando ad un imbarbarimento dei sentimenti e complicando oltremodo le relazioni umane. La gentilezza, infatti, è stata troppo spesso sottovalutata, se non addirittura considerata come un atteggiamento debole e sottomesso. La realtà è ben diversa e per fortuna ci sono ancora tante persone in grado di apprezzare questa virtù. Essere gentili significa infatti avere rispetto per gli altri oltre che sé stessi ed essere in grado di sentire ed ascoltarne i bisogni; è un atteggiamento profondo che nasce da una disposizione interiore, che si traduce in azioni concrete ed include generosità e disponibilità.
La gentilezza è contagiosa
Compiere un gesto gentile ci rende più felici e chi è felice tende ad essere maggiormente gentile verso gli altri, innescando così un circolo virtuoso; un sorriso e una buona parola possono sembrarci cose di poco conto, invece, fanno la differenza e cambiano in meglio la giornata di chi ci circonda o di chi incrociamo per strada.
La gentilezza al lavoro
Anche nel mondo del lavoro la gentilezza è in grado di fare la differenza: saper ringraziare, riconoscere i meriti e valorizzare le persone con cui collaboriamo, le predispone in maniera positiva e favorevole, oltre ad infondere uno spirito di collaborazione e di squadra. In altre parole, la gentilezza fa sì che il luogo di lavoro diventi un ambiente sano e sereno, e visto che al lavoro ci si trascorre la maggior parte della giornata, vale davvero la pena darsi da fare per migliorare le cose.
La leadership gentile
Fortunatamente, negli ultimi anni, anche molti manager e leader aziendali stanno riscoprendo l’importanza della gentilezza come virtù da praticare, e questo fatto è molto positivo. In ogni azienda infatti, il reparto dirigenziale fornisce istruzioni di procedure e comportamento ai sottoposti, in modo che possano svolgere le mansioni assegnate. Occorre tenere presente però che i dipendenti mentre lavorano, osservano anche l’atteggiamento adottato dai propri superiori, e senza rendersene conto lo “assorbono” e vi si adeguano. Ne deriva che se la condotta è rispettosa, educata e gentile, allora a cascata lo sarà anche quella dello staff, con conseguenti benefici per tutti. La leadership gentile in azienda produce risultati straordinari in termini di produttività e benessere lavorativo.
La Business Etiquette promuove la gentilezza in azienda
La Business Etiquette, diffusa e conosciutissima all’estero (è materia di studi all’Harvard Business School) si sta diffondendo anche in Italia, allo scopo di aiutare le moltissime imprese presenti sul territorio italiano a migliorare le relazioni di lavoro; in che modo può essere utile? Attraverso una serie di regole logiche di comportamento, essa è in grado di valorizzare ed esaltare il potenziale professionale e umano delle persone.
La Business Etiquette promuove la buona educazione, il bon ton e la gentilezza, come strumenti indispensabili in grado di influenzare favorevolmente l’umore delle persone e scatenare una reazione a catena di atteggiamenti e riscontri positivi.
Se desideri migliorare le competenze relazionali ed esaltare il potere della gentilezza ti consigliamo di iscriverti ad un corso di Business Etiquette.
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