Regole di base, piccoli suggerimenti e semplici note di stile per l’apparecchiatura della tavola e vestirla come si deve ogni giorno.
La tavola: anima del focolare, momento di riunione familiare, luogo di scambio, relazione, comunicazione. Ci accoglie, ci coccola, ci tenta, ci soddisfa, giorno dopo giorno. Svolge un ruolo troppo importante nella vita di ognuno di noi perché la si possa trascurare e vestire come si deve solo in occasioni di festa o in presenza di ospiti.
Tutti i giorni dovrebbe essere apparecchiata con cura e con gusto. In fondo, bastano alcuni piccoli e preziosi accorgimenti per renderla invitante e piacevole all’occhio. Ogni pasto, anche se improvvisato e frettoloso, o consumato in solitudine, può diventare coerente e gradevole se si rispettano alcune norme di base.
Innanzitutto, è importante che gli elementi principali dell’apparecchiatura siano di buona qualità e che le forme e i colori siano tra loro coordinati. Su una tovaglia a tinta unita, per esempio, si potrà mettere un tovagliolo fantasia; mentre su una tovaglia fantasia è consigliabile un tovagliolo a tinta unita o bianco. Qualche volta, per giocare un po’, può essere divertente sostituire la classica tovaglia, con tovagliette singole all’americana, o creare un effetto country, abbinando una tovaglia a righe con tovaglioli a quadretti. I servizi di piatti per la tavola quotidiana devono essere robusti e adatti al lavaggio in lavastoviglie. Il materiale ideale è la ceramica, bianca o colorata, a seconda dei gusti. Può essere carino, ogni tanto, dare quella nota di colore in più, capace di creare una tavola giovane e spiritosa. I bicchieri più adatti sono quelli in vetro, bassi, solidi e con una bella forma pulita. Per la scelta delle posate è bene tenere in considerazione sia la praticità che un minimo di senso estetico. Ottime quelle in acciaio inossidabile, specialmente in stile sobrio, così da poter legare facilmente con le altre stoviglie.
Le regole fondamentali dell’apparecchiatura sono le stesse sia per la tavola “formato-famiglia” che per quella che ospita parenti e amici. Ogni commensale ha il suo coperto, costituito dal piatto piano, oppure, se il menù inizia con un primo, dalla coppia di piatti piano e fondo. Per un tocco in più e per dare un maggiore senso di ordine alla tavola si possono aggiungere i sottopiatti. Il tovagliolo, in genere, si pone alla destra del piatto, ma la regola non è tassativa. E’ bene piegarlo in modo semplice, a quadrato o a triangolo; le piegature elaborate sono un po’ passate di moda e, soprattutto, creano un effetto pesante. La disposizione delle posate segue uno schema base che si arricchisce al crescere delle portate. A destra del piatto, si pone il coltello con la lama rivolta verso il piatto stesso; a destra del coltello si mette il cucchiaio, nel caso venga servito un primo in brodo, e a sinistra del piatto la forchetta, con i rebbi volti all’insù. Davanti al bordo superiore del piatto, disposte trasversalmente, trovano la loro collocazione le posatine per il formaggio, la frutta e il dolce: la forchettina con il manico a sinistra, il coltello e il cucchiaino con il manico a destra. Se si bevono acqua e vino, è opportuno sistemare due bicchieri alla destra delle posate da frutta. Il bicchiere più grande per l’acqua sta più interno rispetto a quello leggermente più piccolo per il vino. Il pane ha il suo contenitore, un cestino in vimini o metallo, coperto sul fondo da un tovagliolo, altrimenti, si può mettere un panino singolo alla sinistra del piatto di ogni commensale. Acqua e vino stanno al centro della tavola. Oliera e formaggiera, sistemate a portata di mano, completano l’apparecchiatura, oppure, per evitare di affollare troppo la tavola e per renderla il più possibile pratica e vivibile, è possibile farle comparire solo al momento del bisogno, quando si servono il primo e l’insalata.
Queste piccole regole, se rispettate quotidianamente, possono valorizzare il senso della convivialità, rendendo ogni pasto un puro momento di piacere individuale e familiare. Può sembrare esagerato, ma è anche attraverso una tavola imbandita con cura che possiamo esprimere affetto e premura per le persone che ci stanno vicino e che con noi la condividono.
Non è solo una questione estetica, ma di buon senso e buon gusto; un atto di civiltà e cultura.
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